CERVETERI- Rm- Chiesa di san Michele Arcangelo
Lasciando il centro storico e salendo per via Sant’Angelo, si raggiunge la chiesa ed il convento di San Michele Arcangelo. Si presentava all’esterno cinto da mura: lungo i lati non protetti ha un campanile in laterizio ed è dotato di un chiostro porticato da un solo lato.
La chiesa e il monastero furono fondati alla fine del ‘400 dai monaci agostiniani,come si può vedere nel chiostro porticato da un solo lato all’interno del convento. Qui era alloggiata la chiesa di San Pietro,che,cadendo in abbandono,venne demolita per la costruzione di quest’ ultima. La chiesa attuale risale al ‘600, ed inizialmente aveva il titolo di Santa Maria de Arudinientis, per poi essere intitolata a San Michele Arcangelo poiché l’antica Chiesa di San Michele Arcangelo sub ripa era in stato di degrado. Fu restaurata nel 1933 e nel 1941.La chiesa, il convento e l’asilo sono curati dalle Suore Carmelitane Missionarie.
Il campanile si presenta come una piccola torretta in laterizio intonacata come la facciata.Presenta all’interno due campane,una delle quali vuole la tradizione sia del monastero di sant’Angelo alla valle della mola.
La chiesa è a pianta unica con volta a botte ed arco trionfale, che si apre su di un’abside quadrangolare con copertura a crocieraCoperta con volta a botte,ha cinque finestre di cui una in facciata,tre sul lato destro ed una che da sul convento sul lato sinistro.Vi sono due finestre murate sul lato sinistro. Lo spazio all’interno è scandito dalla presenza di paraste che modulano l’ambiente in 3 campate ideali. Due altari alle pareti laterali si fronteggiano al centro della navata e sopra di essi sono collocate due interessanti tele raffiguranti scene della vita di Sant’Agostino. Al Centro della parete dell’abside vi è una tela con San Michele Arcangelo che sconfigge Satana. Ai lati di questa, in una pittura murale, sono raffigurati Sant’Agostino e Santa Monica; il tutto sovrasta l’altare centrale. L’altare maggiore all’interno di una grande cappella voltata a botte è dedicato a S. Michele con una tela che lo raffigura nell’atto di uccidere il demonio, tra i santi Agostino e Monica.Sopra l’arco della cappella vi è scritto:SANCTE MICHAEL ARCHAGELE ESTO MEMOR NOSTR l. Le tele sopra i due altari laterali rappresentano l’Immacolata con i ss. Giovanni da S. Facondo, Nicola da Tolentino e Chiara da Montefalco a destra e a sinistra la Messa di San Nicola da Tolentino per le anime del purgatorio. La prima pala è databile al XV secolo mentre la seconda al XVIII secolo. Da notare sopra l’altare di sinistra un cartiglio con su scritto ALTARE PRIVILEGIATO PER I SOLI RELIGIOSI AGOSTINIANI..Da notare in sagrestia il quadro della Madonna di Genazzano.
Già nell’anno 1029 si svolgevano dei festeggiamenti e forse anche processioni in onore dell’Arcangelo Michele eretto a patrono della città da Papa Leone IV ( 847-855) che concesse ai cittadini di Cerveteri di godere del privilegio della protezione del capo della Milizia Celeste, avendoli questo salvati miracolosamente dai Saraceni. Presumibilmente l’episodio del salvataggio è da riferirsi alla massiccia incursione avvenuta nell’anno 842, quando i Saraceni partendo contemporaneamente da Ostia e da Civitavecchia, che avevano già distrutta nel 813, mossero su Roma dove devastarono S.Pietro e S.Paolo. Si racconta che in data 8 maggio dell’anno 842, attratti da Cerveteri, tentarono un’incursione, ma dopo aver fatto pochi metri furono gradualmente avvolti in una fittissima nebbia. I Saraceni comunque non si arrestavano, poiché erano guidati dal suono della campana che avvisava i cittadini del pericolo. Ad un certo punto, però, le campane si fermarono improvvisamente, lasciando sbigottito lo stesso campanaro, e così i Saraceni furono costretti a tornare alle loro navi, avendo perso l’ultima speranza di orientamento. Non vi furono dubbi sulla causa: il massimo difensore della fede non aveva permesso che venisse profanato un luogo a lui caro, dato che lasciò anche le sue impronte sulla campana. Da quel lontano 8 maggio il popolo ceretano acclamerà San Michele come suo Protettore, avendo anche l’approvazione papale da Leone IV, ribadita da Stefano IV e da Clemente III. Questo diritto verrà confermato nel 896-897 al Papa Stefano IV e successivamente si riconfermerà con una bolla del Papa Clemente III nel 1189.
Contatti: Comune di Cerveteri, web: http://www.comune.cerveteri.rm.it/